L'inizio della seconda parte del seminario, lunedì 23 giugno, è stato preceduto da un ricordo per i fratelli delle Filippine investiti da un tifone, che ha causato inondazione e danni anche nelle case della Società San Paolo.
Il secondo relatore del nostro seminario si chiama José Maria La Porte (Madrid, Spagna), è Sacerdote e docente di Comunicazione istituzionale nella Pontificia Università della Santa Croce di Roma, dove ha svolto l’incarico di coordinatore degli studi tra il 2000 e il 2005. Ha conseguito il dottorato in Comunicazione Sociale, (Università di Navarra, Spagna) e in Teologia (Università della Santa Croce, Roma), oltre al Master of Science in Integrated Marketing Communications alla Northwestern University of Chicago. Ha realizzato consulenza di comunicazione per diverse organizzazioni no-profit.
L'argomento generale che egli tratta per noi riguarda “la comunicazione e l'evangelizzazione”.
Nella giornata di lunedì ha offerto una rassegna dei documenti del magistero ecclesiastico che riguardano la comunicazione, dalla “Vigilanti cura” del 1936, alla “Aetatis novae” (1992), fino ad oggi, cioè agli ultimi documenti del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali. Il relatore ci ha anche mostrato su che cosa in particolare si concentrava, di volta in volta, la problematica esaminata in questi documenti: si passa dalla libertà di stampa in generale, al giornalismo cattolico, all'attenzione ai mass-media, e ai nuovi media (es. “La Chiesa in Internet”, 2002).
Nella giornata di martedì invece Padre José Maria La Porte ci ha parlato dei collegamenti della comunicazione con la teologia: comunicazione e teologia pastorale, comunicazione e teologia morale, comunicazione e catechesi, comunicazione e liturgia, ecc. L'attenzione si è poi fermata sulla comunicazione “istituzionale” e sulla comunicazione “confessionale”. In particolare la Chiesa cattolica fa utilizzo della comunicazione istituzionale e confessionale, di cui Padre José Maria ha illustrato le caratteristiche e le modalità.
È interessante notare come i lavori di gruppo di martedì hanno preso l'avvio dalla proiezione di parte di film o documentari a carattere religioso.
Non si può tacere che nella solennità della Natività di Giovanni Battista è venuto tra noi, invitato dal nostro Superiore generale e accompagnato dal Procuratore generale don Filippo Rappa, l'Arcivescovo Mons. Claudio Maria Celli, che ha presieduto la celebrazione eucaristica. Mons. Celli è entrato nella diplomazia vaticana fin dal 1970; nel 1995 è stato nominato Segretario dell'Amministrazione per il Patrimonio della Sede Apostolica; si occupa da diverso tempo dei rapporti della Santa Sede con la Repubblica Popolare Cinese ed il Vietnam. Il 27 giugno 2007 è stato nominato dal Papa Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali. Per questo l'abbiamo sentito vicino al nostro carisma. Nell'omelia ci ha parlato, tra l'altro, del recente congresso mondiale delle radio cattoliche, mettendo in evidenza che la comunicazione ha la sua profonda ragion d'essere nell'amore. Una foto del nostro gruppo insieme con lui ha concluso la sua visita.
Siamo nel pieno dei lavori del seminario e si sente un po' la fatica di mantenere viva l'attenzione e l'impegno. Per non “demordere”, si è compilato e si sono analizzati i risultati di un breve questionario di verifica.
Abbiamo avuto l'avvicendamento della sorella Pie Discepola che anima le nostre liturgie: a suor Cristina Cruciani è subentrata suor Piera Moretti: le Pie Discepole svolgono per noi questo servizio “carismatico” con competenza e discrezione.